Le Cronache Lucane

FANTASMI GIOVANILI ALL’HOTEL SASSI DI MATERA

Due giorni fa sono stato a Matera per partecipare a una trasmissione della Rai. Ho accettato con piacere perché non scendevo in Basilicata da agosto, e iniziavo ad avere bisogno di rivedere i miei luoghi. Sono arrivato tardi, verso le dieci di sera. Una macchina è venuta a prendermi alla stazione di Ferrandina e mi ha lasciato in piazza San Giovanni Battista a Matera. Salutato l’autista, mi sono diretto a piedi verso l’Hotel Sassi, dove non ricordavo di aver mai alloggiato. E invece arrivato all’ingresso – per quanto abbia imparato a dimenticare, continuo ad essere condannato al ricordo – mi sono subito tornati alla mente vecchi ricordi della mia vita, che taccio per pudore. In quest’albergo – che ricordo chiamarsi Hotel dei Sassi – io venni nel 1995 o, al massimo, nel 1996. La signora della reception mi ha detto che l’albergo aprì nel 1995, e io le ho risposto che ricordo d’essere stato uno dei primi clienti a dormirci – quando questo era l’unico albergo nei Sassi. “Rammento una signora anziana molto gentile”; “la gestione è cambiata, ma ecco, la signora non c’è più, non c’è più in tutti i sensi”. Ho firmato un modulo e un signore mi ha accompagnato in camera. E, quando sono entrato in camera, mi sono accorto che quella camera era esattamente la camera che la signora anziana ci diede venticinque anni fa. Ma non ho provato nessun moto interiore, nessun sussulto. Ho aperto la finestra e ho fatto entrare nella camera il vento gelido. La vista era stupenda – dava sul Sasso Barisano: spettrale, silenzioso. Sarei stato felice di vedere su quel letto l’Andrea che ero venticinque anni fa? Ascoltare come parlava, vedere come fumava, accarezzargli la testa mentre dormiva? Ho richiuso la finestra e mi sono guardato in uno specchio sul muro. E ho sorriso, perché il tempo che passa è come una valanga che viene giù, e non puoi farci niente.

diconsoli@lecronache.info

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