Le Cronache Lucane

UNA REGIONE ABITATA SOLO DA IMPIEGATI PUBBLICI E PENSIONATI?

Qualche giorno fa Francesco Somma è stato eletto nuovo Presidente di Confindustria Basilicata. Il mio auspicio è che anche nella nostra terra possa diffondersi una più robusta cultura d’impresa. In Basilicata abbiamo certamente imprenditori, comparti produttivi e distretti industriali che stanno autonomamente sul mercato, ma troppo spesso chi fa impresa da queste parti tende a cercare commesse pubbliche o aiuti regionali, e quindi a essere il braccio operativo privato della spesa pubblica. Io penso che Confindustria Basilicata abbia fatto molto poco negli anni per rafforzare la cultura produttiva liberale nella nostra Regione. Decenni di assistenzialismo clientelare hanno creato una mentalità mediamente ostile al rischio d’impresa.

Non a caso il sogno più diffuso è ancora quello di avere un posto fisso statale. Il guaio è che questa mentalità, non favorendo la creazione di imprese vive sul libero mercato, determina l’endemica carenza di lavoro che sappiamo, un bassissimo prodotto interno lordo e un’emigrazione costante e crescente. I politici quasi sempre affrontano questi problemi dando sussidi, finanziamenti, bonus, redditi e contributi a fondo perduto, ma solo un cretino non sa che non è in questo modo che si crea lavoro e benessere duraturo. Ultimamente noto addirittura un rafforzamento di una concezione sovietica dell’economia, per cui ogni cosa deve essere fatta e finanziata dallo Stato.

E allora il mio auspicio è che Confindustria Basilicata possa coraggiosamente lavorare per rinnovare profondamente questa vecchia mentalità statalista. Sempre che non si decida di far abitare la nostra terra soltanto dagli impiegati pubblici e dai pensionati. La farà, questa battaglia? Oppure preferirà le anticamere della Regione e dei Ministeri?

diconsoli@lecronache.info

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