Le Cronache Lucane

NICOLA BENEDETTO E L’IDEA DEL DONDOLIO POP

Nicola Benedetto in versione politico non può essere di certo un mistero, almeno per i lucani. Il suo spregiudicato dondolio con cui volteggia, disinvoltamente e da lunghi anni, tra sinistra e destra è fin troppo conosciuto e persino giudicato non troppo bonariamente.

Ora dopo aver spergiurato fedeltà incondizionata al centrosinistra ed aver strappato i titoli onorifici di assessore regionale all’Agricoltura e poi alle Infrastrutture è ritornato con l’intento strepitoso di prendere casa nel centrodestra e di recapitare, a mezzo giornale, qualche sconclusionato ordine proprio ad un generale che invece di ordini ne ha saputi solo dare, senza peraltro riceverne.

Naturalmente la trovata di accomodarsi assessore in salsa centrodestra non è andata a buon fine come del resto la lista di profughi e transfughi che alle regionali 2019 è riuscito velocemente ad allestire e che ha certificato anche la consistenza del suo patrimonio personale di voti così penosamente ridotto da non far eleggere nemmeno il suo segretario particolare, Francesco Pagano, risarcito e ricollocato come segretario regionale dell’ennesimo ed inutile partitino fondato da Giovanni Toti.

Eppure non appagato della lezione Nicola Benedetto ha saputo fare molto peggio nelle elezioni comunali di Potenza dove la sua candidata, Marika Padula, diventata poi inspiegabilmente assessore esterno contro la promessa lanciata dal sindaco Mario Guarente di nominare una giunta di soli eletti, ha ottenuto percentuali quasi da nulla numerico.

L’ultimo colpo di furia giovanile con cui ha lanciato intollerabili ironie sull’età pensionata del presidente Bardi ha la tristezza ridicola della rimozione dei suoi 64 anni, per via di una formale richiesta, non assecondata, di mandare il suo uomo fidato alla guida dell’ASI di Matera. Alla faccia dell’etica delle idee così tanto invocata per la salute pubblica della Regione e della sua doverosa stagione di cambiamento.

Vogliamo perciò augurarci che ci siano altre idee a brillare nell’ingegno dondolante e pop di Nicola Benedetto ben oltre l’obbedienza di Francesco Pagano e la riconoscenza di Marika Padula. Nomi e meritocrazia non mancano di certo, a patto di avere voglia di pluralismo, di coraggio, di parole finalmente nuove.

Le Cronache Lucane
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: