Le Cronache Lucane

ALESSIO VINCI TROVATO MORTO IN UN CANTIERE DI PARIGI

URSULA FRANCO : “Alessio si è suicidato gettandosi dalla gru di un cantiere di Parigi, prima di farlo ha inviato un messaggio al nonno che lo aveva cresciuto dopo la morte della madre… dietrologi all’opera” 

Diciottenne morto a Parigi, ultimo messaggio al nonno da hotel di lusso. «È precipitato da una gru»

Un disperazione che non si potrà mai colmare e che difficilmente troverà una spiegazione perché a volte le risposte a certe domande non ci sono proprio. La morte di Alessio Vinci, lo studente modello di 18 anni di Ventimiglia trovato morto a Parigi, probabilmente per essere gettato da una gru, ha straziato amici e insegnanti che ne conoscevano la forza e la determinazione di completare gli studi al liceo scientifico – lui che era stato cresciuto da un nonno perché il padre non si era mai visto e la mamma era morta quando lui era piccolo – per approdare alla sezione aerospaziale del Politecnico di Torino.

Anna Maria Giovannelli, una delle sue professorese delle scuole medie, è stata fra coloro che hanno scritto sul profilo Facebook del ragazzo:
“Alessio, sono profondamente addolorata. Ti ricordo alle medie… un ragazzo ed un allievo modello, studioso, intelligente, educato, umile, delicato e sensibile, buono e rispettoso con tutti… quanto ti piaceva lo sport e riuscivi bene in tutte le discipline! Voglio ricordarti felice quando giocavi con i tuoi compagni. Ti mancava la mamma, soffrivi in silenzio ma i tuoi begli occhi parlavano. Ho cercato di volerti bene come tutti i miei colleghi, le bidelle e tutti i tuoi compagni..credimi, era davvero facile volerti bene. Ero contenta di averti ritrovato su fb dopo cinque anni e mai più avrei potuto immaginare di ritrovarmi qui a darti l’ultimo saluto, è terribile e doloroso. Alessio, sei e rimarrai sempre nei nostri cuori la persona meravigliosa che sei stata. Grazie per averci regalato la tua bella anima seppur per un breve tempo. Che tu possa trovare serenità tra le braccia della tua cara mamma. Ti abbraccio forte forte, continua a volerci bene, supporta il tuo caro e adorabile nonno… noi tutti abbiamo bisogno di belle anime come Te. Ti voglio bene”


Giallo sulla morte di uno studente di 18 anni di Ventimiglia, Alessio Vinci, il cui cadavere è stato trovato in un  cantiere a Parigi alla base di una gru alta 45 metri. Stanno indagando le autorità francesi, che hanno disposto l’autopsia, in contatto con il consolato italiano.

Il ragazzo era molto conosciuto a Ventimiglia, nel quartiere di Roverino, soprattutto per le sue ottime qualità di studente che lo aveva portato a entrare con un anno di anticipo rispetto al previsto alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino.

Abitava nella città ligure con il nonno dopo aver perso la madre da piccolo e aveva brillantemente frequentato il liceo scientifico Aprosio ottenendo, con un anno di anticipo, la maturità con 100 e lode: e proprio al nonno ha indirizzato l’ultimo messaggio scritto nella camera dell’hotel di lusso in cui era sceso nella capitale francese. Un hotel nei pressi del palazzo-centro dei Congressi e delle esposizioni nella zona nord ovest di Parigi, vicino al parcheggio a Porte Maillot dei bus navetta per l’aeroporto di Beauvais a cui fanno riferimento i voli parigini di Ryanair, anche quelli dall’Italia.
Ma parché andare fino a Parigi (e con che mezzi?) per togliersi la vita? Che cosa legava il 18enne con questa città?
Sì, agli amici aveva detto che gli sarebbe piaciuto visitarla. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche i compagni di liceo.
Precipitato da una gru. Alessio ha scritto che era «il nonno migliore e un grande esempio» per lui. Un messaggio che fa pensare possa trattarsi di suicidio anche se troppi restano gli interrogativi da chiarire. Non si esclude, infatti, che il ragazzo possa essere stato indotto a togliersi la vita. Nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia.
Alessio non aveva più i genitori: il padre non risulta essere mai stato presente e la mamma era morta quando lui era piccolo:  abitava con l’anziano nonno che viveva con una pensione minima, con la quale manteneva anche il nipote.

Per iscriversi al primo anno di università, Alessio era stato aiutato. Aveva avuto accesso alla facoltà – un’impresa perché la selezione è durissima, e si era trasferito a Torino dove appunto il nonno lo credeva. La notizia della sua morte ha colto impreparati tanti ex compagni di scuola e i professori, che lo conoscevano e stimavano.
Al momento non ci sono sufficienti elementi per dimostrarlo e forse resterà un’assurda quanto azzardata considerazione, ma non si esclude neppure che la morte sia legata alla Blu Whale, che impone tra le tante prove da superare anche quella di salire su una gru. Un’ipotesi tuttavia in netto contrasto con il carattere del ragazzo, il suo corso di studi, la passione per la pratica sportiva.
«Me lo aveva presentato un parrocchiano e ero contento di aver conosciuto un piccolo genio – racconta don Domenico Orlando, vice parroco di San Nicola, a Ventimiglia – anch’io mi pongo delle domande e vorrei capire meglio cosa è successo». Alessio viveva nel quartiere di Roverino con il nonno, essendo orfano di madre fin da piccolo. La polizia francese ha già acquisito le telecamere della zona anche verificare l’eventuale presenza di terzi. Anche il cellulare del ragazzo sarà analizzato.

Studente italiano morto a Parigi, l’ultimo messaggio di Alessio al nonno
Giallo sulla morte del 18enne di Ventimiglia Alessio Vinci, studente di ingegneria spaziale al Politecnico di Torino. Non si esclude l’ipotesi suicidio

Ventimiglia (Imperia), 20 gennaio 2019 – È giallo sulla morte di uno studente di 18 anni di Ventimiglia, Alessio Vinci, trovato morto all’interno di un cantiere a Parigi. A quanto si apprende sarebbe precipitato da una gru alta quarantacinque metri. In un messaggio recapitato al nonno, col quale viveva, Alessio ha scritto che era stato “il nonno migliore e un grande esempio” per lui. Un messaggio che potrebbe essere ultimativo e che fa pensare possa trattarsi di suicidio, anche troppi restano gli interrogativi da chiarire.

I PUNTI DA CHIARIRE – A cominciare dalle cause del decesso:  sarà soltanto l’autopsia, già disposta dalle autorità francesi, a stabilire i contorni di questa vicenda. Non è chiaro neppure il motivo del perché Alessio si trovasse nella capitale francese. E non si esclude che il ragazzo possa essere stato indotto a togliersi la vita. Sul caso indagano le autorità transalpine in stretto contatto con quelle italiane.

STUDENTE MODELLO – La notizia è stata data da alcuni quotidiani locali e in mattinata sono emersi nuovi particolari sulla vicenda. Il ragazzo abitava nel quartiere di Roverino a Ventimiglia. Studente brillante, si era diplomato con un anno di anticipo e il massimo dei voti al Liceo Scientifico Arosio. Aveva superato anche selezioni per entrare alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, piazzandosi trai primi 40 candidati. Al nonno, al quale era legatissimo, aveva detto che sarebbe andato all’università a Torino e nessuno, tra amici e familiari, sa perchè sia andato invece nella capitale francese.

IL PARROCO – “Me lo aveva presentato un parrocchiano e ero contento di aver conosciuto un piccolo genio – racconta don Domenico Orlando, vice parroco di San Nicola, a Ventimiglia -. Anch’io mi pongo delle domande e vorrei capire meglio cosa è successo”. Alessio era orfano di madre fin da piccolo, motivo per cui viveva con il nonno. La polizia francese ha già acquisito le telecamere della zona in cui si è consumata la tragedia per meglio ricostruire la vicenda e verificare l’eventuale presenza di terzi. Anche il cellulare del ragazzo sarà analizzato

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