Le Cronache Lucane

ALESSIA MORANI SCRIVE AL GARANTE NAZIONALE PER I DETENUTI

ALESSIA MORANI : Sul caso Cesare Battisti

Ho appena inviato al Garante nazionale per i detenuti l’esposto qui allegato per denunciare ciò che avvenuto ieri

Al Garante Nazionale
dei diritti delle persone detenute
o private della libertà personale

Con la presente si intende segnalare alla Vostra Autorità quelle che ci appaiono come incontrovertibili evidenze di violazioni di norme del codice di procedura penale e dell’ordinamento penitenziario, avvenute nell’ambito della vicenda relativa alla estradizione e alla conseguente traduzione nel carcere di Oristano del detenuto Cesare Battisti.
Si è cominciato dall’arrivo di Battisti presso l’aeroporto di Ciampino, dove il Ministro dell’Interno e il Ministro della Giustizia hanno ritenuto opportuno di doversi presentare (e dove, erano stati, pare, allestiti appositi banchetti per favorire le riprese delle telecamere) con una conseguente diffusione a livello mondiale delle immagini del detenuto mentre veniva, correttamente, tradotto dalla polizia penitenziaria.

Appare inoltre addirittura sconcertante che il Ministro della Giustizia abbia diffuso un video, dotato anche di approssimativo montaggio e di commento musicale, titolato “Una giornata indimenticabile” nel quale compaiono foto, che appaiono quasi come “foto ricordo” del detenuto, con due agenti della polizia penitenziaria al fianco.
Tale video, ad oggi, risulta ancora presente sul sito della Polizia penitenziaria.
Le violazioni che ravvisiamo ci appaiono relative, in particolare, alle norme di cui agli articoli 114 del codice penale, comma 6 – bis, che vieta la pubblicazione dell’immagine della persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, nonché dell’articolo 42- bis (Traduzioni) della legge “Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà.”, Pubblicata nella Gazz. Uff. 9 agosto 1975, n. 212, che prevede che “Nelle traduzioni sono adottate le opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità, nonché per evitare ad essi inutili disagi. L’inosservanza della presente disposizione costituisce comportamento valutabile ai fini disciplinari.”

Si chiede, dunque, alla Vostra Autorità, di attivarsi, per quanto di propria competenza, al fine di verificare quanto ivi denunciato per garantire i diritti delle persone private della libertà, anche in un caso difficile e sicuramente dotato di grande “forza” emotiva e di impatto sulla collettività e il rispetto delle garanzie della nostra Carta Costituzionale, in questo caso, contenute nell’articolo 27.

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