Le Cronache Lucane

DELLI GATTI-MURO: IN MANETTE I “CRAVATTARI”

Usura, estorsioni e armi nel Vulture-Melfese. Sono state arrestate cinque persone, due in carcere Antonio Ferrieri, già coinvolto nella recente inchiesta sugli appalti truccati a Melfi, e Alessandro Patriziano, e tre ai domiciliari, Vittorio Ferrieri, Romeo Chincoli e Michele Patriziano mentre per altre due, Santo Fabio Patriziano e Luigi Lomio, è stato disposto l’obbligo di dimora a Melfi. Per gli inquirenti della Procura di Potenza, tutti, a vario titolo, facevano i “cravattari” per finanziare il clan Delli Gatti-Muro. Contestato, anche se non riconosciuto dal Gip, anche il metodo mafioso.  Prestavano soldi a tassi usurari e ricorrevano a pesanti pressioni, minacce anche di morte e in presenza dei figli delle vittime, per riscuotere i guadagni.Tra le vittime anche un operaio Fiat, un imprenditore edile, e due medici: un dentista e un ginecologo rinomato a Melfi. Il quale aveva raggiunto un’esposizione debitoria di circa un milione di euro e non riusciva più a far fronte alle continue scadenze, aveva subito pure diversi pignoramenti, tanto da essere ormai impossibilitato ad accedere a ulteriori finanziamenti bancari.  Per gli inquirenti, hanno spiegato i dettagli dell’operazione il procuratore capo Francesco Curcio e il Pm Laura Triassi, dalle indagini è emerso un vasto fenomeno delittuoso presente sul territorio del Vulture-Melfese consolidato da diversi anni, fondato su precisi protocolli operativi e modalità di erogazione e recupero del denaro. La disponibilità finanziaria del gruppo era così rilevante che potrebbero emergere aggiornamenti importanti riguardo i finanziatori occulti del giro di usura a Melfi e dintorni. Le vittime in alcuni casi sono state anche reticenti e non casualmente, è stato sottolineato, nessuno ha denunciato. Si è risaliti a loro tramite le intercettazioni.

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